Protesi ginocchio e fisioterapia: cosa fare e cosa evitare – Studio Fisiotherapy
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Protesi ginocchio e fisioterapia: cosa fare e cosa evitare

Protesi ginocchio e fisioterapia: cosa fare e cosa evitare

Protesi ginocchio e fisioterapia: cosa fare e cosa evitare

La protesi al ginocchio rientra nella categoria dello endoprotesi ortopediche, ovvero componenti create per sostituire in parte o completamente un segmento scheletrico del corpo umano. Ci sono due tipi di protesi del ginocchio:

  • La protesi monocompartimentale, usata nei casi in cui è necessario sostituire chirurgicamente la parte mediale o laterale del femore distale e della tibia prossimale, ma non è necessario rimuovere il crociato anteriore e posteriore.
  • La protesi totale (o protesi artroprotesi), usata nei casi che richiedono la sostituzione chirurgica completa di tutta l’articolazione, del femore distale, della tibia prossimale e dei menischi. In questo tipo di protesi è prevista la rimozione del crociato anteriore, mentre è possibile conservare il crociato posteriore, a seconda del tipo di protesi utilizzata.

Per riuscire a recuperare la completa mobilità, la fisioterapia per la protesi al ginocchio gioca un ruolo fondamentale.

La riabilitazione dopo l’inserimento della protesi al ginocchio: cosa fare e cosa evitare

L’intervento della protesi al ginocchio richiede un potenziamento della muscolatura: per questo, compatibilmente con il dolore, prima di procedere con l’operazione è consigliato fare attività fisica, tenere sotto controllo il peso, evitare la sedentarietà e smettere di fumare.

Per procedere con l’intervento della protesi al ginocchio, è solitamente necessario il ricovero il giorno prima dell’operazione e, in seguito, potrete tornare a casa dopo 3/7 giorni in attesa della riabilitazione.

La fase più delicata dell’operazione per la protesi al ginocchio è la fase dopo l’intervento: il supporto di fisioterapisti, ortopedici e osteopati è fondamentale per riacquisire la completa mobilità articolare eliminando il dolore (qui trovate tutte le differenze tra le varie figure professionali).

Nei giorni immediatamente successivi all’operazione è consigliabile:

  • Utilizzare le stampelle per circa 3 settimane;
  • Se si dorme sul fianco, è necessario scegliere il lato del ginocchio non operato;
  • usare scarpe chiuse con suola in gomma;
  • Eliminare tutori e ginocchiere;
  • Attendere 15 giorni dall’intervento (quando si rimuovono i punti) per fare una doccia completa.
  • Evitare tutti gli sport. Successivamente, per i pazienti con la protesi al ginocchio è raccomandabile scegliere sport considerati a basso impatto per l’articolazione del ginocchio come il nuovo, la bicicletta o il golf.

Il ruolo della fisioterapia nel recupero post protesi al ginocchio

Il supporto di un fisioterapista per la protesi al ginocchio è fondamentale per assicurarsi che tutto il corpo arrivi preparato al giorno dell’operazione (qui trovate qualche informazione al riguardo) e per accertarsi che riprenda a lavorare correttamente in seguito al trauma.

In generale, la fisioterapia post protesi al ginocchio segue delle fasi ben precise:

  • Fase 1 (giorno 0-3): in questa prima fase il fisioterapista avrà il compito di istruire il paziente a realizzare i passaggi posturali e i trasferimenti su letto, sedia e bagno. Sarà compito sempre del fisioterapista incoraggiare il paziente nello svolgimento di esercizi diretti pensati appositamente per ridurre l’edema post-chirurgico.
  • Fase 2 (prime 4 settimane in seguito all’intervento). Il fisioterapista per la protesi al ginocchio nella seconda fase dovrà aiutare il paziente a raggiungere il ROM passivo di ginocchio di 0-90 gradi, aumentando la forza muscolare del quadricipite. In questo lasso di tempo, il paziente dovrà tornare a deambulare autonomamente senza ausili negli spazi domestici.
  • Fase 3 (indicativamente dalla quarta all’ottava settimana dopo l’intervento di protesi al ginocchio). In questa fase il fisioterapista dovrà supportare il paziente nel raggiungimento del ROM attivo di ginocchio di 0-110/130 gradi, aumentando la forza muscolare e permettendo al paziente di salire e scendere almeno 10 scalini.

Il fisioterapista correttamente formato saprà guidare il paziente nella ripresa post operazione, insegnandogli a fidarsi nuovamente del suo corpo e della sua meravigliosa capacità di ripresa.

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