
15 Dic Fisioterapista: chi è e quando rivolgersi a lui
Il Fisioterapista è un sanitario laureato in fisioterapia che si occupa di prevenire, valutare, curare e riabilitare pazienti affetti da eventuali patologie e disfunzioni.
Nella nostra società contemporanea, il ruolo del fisioterapista è fondamentale per il benessere delle persone: la fisioterapia, infatti, sia essa fisioterapia riabilitativa o fisioterapia preventiva, gioca un ruolo cruciale nella qualità della vita degli individui.
Vediamo in dettaglio cosa fa il fisioterapista, quando è necessario rivolgersi a lui, e quali tipi di fisioterapia esistono.
Chi è e cosa fa il fisioterapista
Innanzitutto, è bene specificare che, per diventare fisioterapisti, è necessario ottenere una laurea triennale in fisioterapia che abilita alla professione sanitaria di fisioterapista.
Durante gli anni di studio, un aspirante fisioterapista dovrà studiare biochimica, biologia, anatomia, fisiologia, fisica, patologia, medicina interna e molte altre discipline pensate per preparare nel migliore dei modi ciascun studente al fine di formare fisioterapisti altamente qualificati.
Il fisioterapista può’ lavorare in autonomia o seguendo le indicazioni di un fisiatra: un fisioterapista, infatti, non può fare diagnosi, prescrivere esami diagnostici o farmaci e non può intervenire chirurgicamente. Il fisioterapista è invece specializzato nella riduzione del dolore, nella riabilitazione e nella normalizzazione delle strutture neuro-muscolari- scheletriche disfunzionali e sintomatiche.
Possiamo quindi dire che la fisioterapia si occupa di prevenire e curare problematiche relative all’apparato muscolo-scheletrico neurologico e viscerale.
Quando è necessario rivolgersi a un fisioterapista
Ci si può’ recare da un fisioterapista fondamentalmente per due motivi:
- per prevenire l’insorgenza di una disfunzione – e quindi di un dolore;
- per curare delle difficoltà motorie e/o dei dolori acuti in una specifica parte del corpo.
Purtroppo, nonostante ci venga insegnato fin da piccoli che “prevenire è meglio che curare”, siamo sempre più propensi a rivolgerci al fisioterapista per risolvere un problema, piuttosto che per prevenirlo.
Il Global Pain Index di Gsk parla chiaro e ci mette di fronte una realtà trasparente e innegabile: il dolore muscolo-scheletrico è un problema per la maggior parte delle persone. Si stima infatti che circa il 97% della popolazione italiana ne soffra periodicamente (qui puoi trovare maggiori informazioni).
È quindi evidente la fondamentale importanza del ruolo del fisioterapista per migliorare la qualità della vita delle persone. Tuttavia, è bene sottolineare che anche il lavoro di prevenzione del fisioterapista è importantissimo in quanto aiuta l’identificazione di abitudini scorrette e consente di ri-educare la nostra postura e i nostri muscoli.
Sarebbe quindi importante rivolgersi a un fisioterapista quando:
- si vogliono potenziare determinati muscoli;
- si vuole imparare una corretta postura che possa aiutare a lavorare e vivere in modo più sereno;
- si vuole porre fine a dolori cronici;
- si vuole riabilitare una parte del corpo in seguito a fratture, incidenti e operazioni.
In particolare, i motivi più frequenti per i quali ci si rivolge a un fisioterapista sono: mal di schiena o lombalgia, sciatalgia o lombosciatalgia, cervicalgia, cervicobrachialgia, ernia del disco, colpo di frusta, lombalgia acuta o “colpo della strega”, fratture ossee, contusioni, distorsioni o lussazioni, infiammazioni articolari, riabilitazione post-intervento e post impianto di protesi, difetti di postura, scoliosi, dorso curvo, iperlordosi, traumi muscolari, lesioni dei tendini e/o dei legamenti, sindrome del tunnel carpale, artrosi, artriti, tendiniti, epicondiliti, rinforzo muscolare.
Quali tipi di fisioterapia esistono
Le due branchie fondamentali della fisioterapia sono la fisioterapia riabilitativa e la fisioterapia preventiva.
La fisioterapia riabilitativa è volta al recupero di disfunzioni fisiche sia motorie (dovute quindi a traumi, errori posturali, malattie professionali) sia neurologiche (principalmente createsi a seguito di ictus, malattie neurodegenerative o epilessia).
La fisioterapia preventiva, invece, include sia i trattamenti pensati per mantenere un risultato raggiunto con un percorso di fisioterapia riabilitativa, sia per prevenire l’insorgenza di problematiche, patologie e disfunzioni non ancora emerse.
La fisioterapia preventiva, in particolare, include correzioni postulare ed esercizi di riequilibro articolare pensati appositamente per evitare degenerazioni e dolori cronici.
La fisioterapia preventiva, inoltre, è particolarmente indicata per gruppi sportivi che vogliono impostare programma specifici di prevenzione per i propri atleti.
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